GUIDA San Martino Canavese
Pagine Utili sul Comune |
---|
Scheda su San Martino Canavese |
Mappa Interattiva |
Siti sammartinesi |
Amministrazione Comunale |
Statistiche su San Martino Canavese |
Inserisci Bollino Wiki |
Concorso Fotografico |
---|
Foto San Martino Canavese: 2012, 2009, 2008 |
San Martino Canavese è situato nel Piemonte nella Provincia di Torino. L'11 novembre si festeggia il Patrono, San Martino. Tra gli edifici religiosi: Parrocchiale di San Martino; Chiesa della Madonna delle Grazie; Chiesa di Santa Marta.
Confina con i comuni di: Torre Canavese, Colleretto Castelnuovo, Agliè, Perosa Canavese, Pavone Canavese, Parella, Scarmagno, Vialfrè e Castellamonte.
Storia
Un primo nucleo abitativo presso queste zone deve essersi realizzato fra IV e VI secolo. Anche se non abbiamo tracce materiali, il nome è, infatti, legato alla presenza di San Martino di Tours che, per sfuggire alle persecuzioni, si nascose in queste valli insieme a Dionigi di Milano e a Sant'Eusebio.
Martino era figlio di un importante ufficiale dell'esercito dell'Impero Romano; anch'egli fu militare ma, convertitosi al cristianesimo quando era di stanza in Francia, divenne vescovo di Tours, dopo aver praticato un'intensa attività evangelizzatrice durante la quale visitò tutta la Francia e l'Italia. Non è detto che al tempo di Martino qui già sorgesse un borgo; può darsi che l'antropizzazione si sia sviluppata posteriormente nel ricordo del vescovo di Tours; ma sicuramente non molti secoli dopo il passaggio del Santo.
Gran parte del processo insediativo di San Martino sarà, con buona probabilità, avvenuto intorno al X e XI secolo. San Martino fa parte, prima del marchesato d'Ivrea e, allorquando il marchesato viene frantumato, passa alla marca di Torino e, presumibilmente, viene sottoposto all'autorità del vescovo fino a quando non giungono al potere i San Martino.
Costoro erano fra le più importanti famiglie patrizie del Piemonte, imparentati direttamente con gli Ascarici: questi erano una dinastia marchionale franca originaria della Borgogna che, al tempo di papa Gregorio IV giunse in Italia per combattere, su richiesta di questi, i Saraceni che infestavano il Paese. Ripagati dei sacrifici compiuti, vennero insigniti del marchesato d'Ivrea e di Spoleto. Il loro potere dinastico fu tale che gli Ascarici entrano presto in diretto conflitto con l'Imperatore: nel 950 il re d'Italia Berengario II, divide il Marchesato d'Ivrea in Marca Aleramica, Marca Arduinica e Marca Obertenga; nel 962 l'Imperatore Ottone decide di affidare il potere feudale ai Vescovi. Così facendo, si garantì l'appoggio della Chiesa, ed indebolì i feudatari, il cui potere contrastava con le aspirazioni universalistiche dell'Imperatore, evitando la trasmissione ereditaria dei feudi.
La nuova situazione colpisce il potere degli Ascarici, che, dopo la sconfitta con Ottone I, nel 1015, perdono definitivamente la Marca d'Ivrea ad opera di Olderico Manfredi, signore arduinico della Marca di Torino e padre di Adelaide di Susa. Alla fine, col matrimonio di Adelaide con Umberto Biancamano, il potere in Piemonte transiterà nelle mani dei Savoia, in quanto il Biancamano è considerato il capostipite della casa sabauda.
Privati del loro feudo, parte degli Ascarici ritorna in Francia, mentre altri si sposano con altri signori. Nel XI secolo i Savoia riconoscono potestà comitale ad una famiglia autoctona con importanti patrimoni in loco che prende il nome dal toponimo. Sono i San Martino di San Martino che possono vantare discendenze con gli Ascarici e che, rapidamente, diventano una delle più importanti famiglie del Canavese.
Durante il periodo delle rivolte dei signori del Canavese, i San Martino sono protagonisti di numerosi scontri con i Valperga che, a loro volta, potevano vantare una discendenza con gli Ascarici. Ai tumulti nobiliari seguono i disordini legati al tuchinaggio. Il paese subisce gravi danni ed il castello dei San Martino viene quasi completamente distrutto.
Il castello rovina definitivamente quando la casata si estingue, nel XVI secolo: o meglio si estingue il ramo principale presso il feudo eponimo. I San Martino resisteranno, in qualità di marchesi di Garessio, fino al 1754.
Dove Mangiare
- Ristorante - Pizzeria La Collina, Via Roma, 5
- Ristorante Antico Convento, Via Roma, 4
Complessi Bandistici
- Filarmonica Santa Cecilia, Via Civica, 6